IN MERITO A QUANTO ACCADUTO A WASHINGTON

Siamo ciò che siamo. Pochi, ribelli, individualisti. Siamo per la comunità e contro l’idolatria statolatrica. Ribadiamo in modo più semplice quanto abbiamo appena detto ed espresso. Crediamo che la natura dello stato sia oppressiva. Sia il dominio di una serie di apparati che dominano su masse di individui. Il 900 è stato il secolo delle oppresioni degli stati. Sotto varie forme, in vari momenti ed in vari contesti storici. Non ci rifacciamo a nessun impero né tantomeno nutriamo nessuna nostalgia. Sottolineo nessuna! Siamo e viviamo in un’altra epoca storica. Ci aspettano delle sfide alle quali possiamo dare delle soluzioni e delle risposte. Una di queste secondo noi sono le micronazioni. Non nasceranno per opprimere i popoli. Non abbiamo nessun interesse a seminare odi etnici. Quindi quanto accaduto a Washington non è riconducibile al nostro gruppo. Nulla è stato espresso nei giorni scorsi né tantomeno ci dilungheremo a cercare dietrologie o complottismi di vario genere. Ribadiamo che noi qualora avessimo vissuto in quel contesto non avremmo perso tempo a sostenere nessun tipo di corsa elettorale né tantomeno dei disordini. Disordini, carnevalate….. chiamiamole come vogliamo…. Abbiamo visto persone indossare i colori della ricolta. Abbiamo visto persone con abiti con i loghi del presidente uscente…..cari amici, sembrate alberi di Natale. Non c’è alcun bisogno di indossare colori o camicie firmate per essere parte di una protesta. D’altro canto non ci meravigliamo di ciò. Ormai il motto imperante è:” Compro dunque sono”. Quindi il modo più autentico per essere portatori di idee o militanti è comprare loghi su loghi e merce su merce. Tipico di una società consumista. Di una società che compra, mangia e divora i propri simboli. Società onnivore. Società che in passato e ancora oggi mandano i propri figli a combattere guerre per poi dimenticarsi di loro. Lasciati a vivere con il proprio dolore e i propri rimorsi. Società dove sei se hai. Se hai puoi essere. Poco spazio resta per analisi politiche. Tutto è consumo o becero tifo. Ebbene si, tifo. Sostegno estremo, volgare, becero. Tante arene dove cambiano i prodotti ma non cambia la pochezza delle idee dei “combattenti”.

Ripeto, noi siamo altro. Noi siamo e non abbiamo bisogno di indossare qualsiasi tipo di abito per identificare ciò in cui noi crediamo.

Quanto è accaduto però è parte di una stretta sulla libertà di pensiero. Per il momento ci siamo, poi vedremo.