solo i sensibili combatteranno

IN POCHI PER MOLTI

Tra mille allarmi e allarmismi prosegue e ricomincia la vita militante nella zona milanese. Una battaglia sotterranea e per pochi. In questi mesi di distanziamento sociale, di paura ci siamo posti diverse domande. Di vario genere. Di varia natura. Tra coloro che ancora lavorano si è avuta la possibilità di confrontarsi con persone più giovani. Insomma le esperienze di vita proseguono. Ogni epoca ha avuto i propri capri espiatori ed ogni generazione ha incolpato e giudicato la generazione precedente. Il problema adesso è differente. Non ci resta più chissà quanto da capire e non sappiamo quali saranno ancora le nostre libertà. La forma di governo migliore che auspichiamo resta quella delle micronazioni. Bene, noi lo sappiamo. Resta un problema di fondo. Attiviamoci per migliorare la nostra comunicazione. Attiviamoci per essere capiti. La narrazione dei circoli politici statalisti rimasti è quella che fino agli anni 80 c'era partecipazione e coscienza collettiva. Rimane da capire cosa ci sia di vera e quanto sia stato ingigantito ad arte per creare un'epoca mitica. Un'epoca dell'oro. Se così fosse stato non si spiegano i disastri sociali avvenuti in seguito. Non si spiegano le vittime dell'inizio della droga di massa. Insomma ad osservare attentamente ci sarebbe molto da obiettare. Resta il fatto che a fronte di una conoscenza informatica massiva le persone sono sempre meno preparate ed acculturate. Ecco come spieghiamo il nostro nel pensiero. 

Finchè siamo una piccola fortezza nessuno ci abbatterà. Rendiamo questa fortezza indipendente. Da allora la responsabilità sarà nostra. 

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