Favolacce, un film sull'incomunicabilità

Favolacce, un film che fa riflettere

Il film è ambientato nella periferia romana. Alcune famiglie si frequentano, si incontrano, parlano. I soliti discorsi, i soliti miti importati dai media. Le solite ragioni da esporre e la solita voglia di emergere, di essere meglio degli altri. Un egoismo ben mascherato, mascherato da scatti di pseudo generosità e voglia o presunta tale di stare con gli altri. I figli fanno da cornice a tale contesto. Ci sono, vanno a scuola. Alcuni dimostrano anche di essere bravi e di essere portati ad ottenere buoni voti. I figli si ostentano, si ostentano i loro successi e la loro bravura. I figli, da mettere in competizione con altri figli. I figli....amati? Non sembra proprio? Temuti? forse. I figli, dare a loro ciò che secondo i genitori possa servire e possa essere utile..... I figli.....forse considerati come un contorno alle proprie vite. I figli, ai quali forse non si sa cosa dire. Non si sa cosa dire.... non si sa cosa insegnare.... perchè? non si sa.... ma si vive o meglio ci si lascia vivere. Non ci sono alternative nè tantomeno sembra se ne vogliano trovare a meno che non si parli dell'istinto indotto di comprare qualcosa e di ostentare qualcosa. Ed ecco che in questo contesto si inseriscono alcune figure. Figure che insegnano qualcosa. Insegnano qualcosa che magari può diventare pericolosa e distruttiva. Ciò che viene insegnato però non viene riferito in casa. Viene riferito solo dove ci si confronta ancora. Solo dove ancora si parla con i propri figli. Magari in modo semplice, magari non con grandi citazioni ma laddove si parla i pericoli di cattivi insegnanti e di cattivi insegnanti possono essere resi inattuabili. Un film che parla di questi problemi. Un film inquietante. Un film bello e da vedere che ci fa riflettere sui pericoli di non riuscire più a comunicare nè con i propri figli nè con nessuno. Non vogliamo esprimerci in un piagnisteo sul fatto che non si viva la propria fede. Non solo molto spesso non si vive la fede religiosa in famiglia, non si vive nulla se non ciò che appare. Non si vive se non per comprare qualcosa. E' un film che potrebbe spingere a continuare nella nostra opera di gatti ribelli. Noi solitari, noi in piccoli gruppi. Noi, noi abbiamo molto da insegnare e da comunicare. Un film da vedere 

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