Torneranno i prati?

Torneranno i prati?

E' finito il periodo dei grandi show..... dei canti dai balconi.... dai balconi urbani e suburbani. Dai balconi, per coloro i quali hanno a disposizione un balcone. Una casa, un luogo dove dormire con un tetto. Eh già, molte persone non hanno nemmeno a disposizione questo lusso. Si, lusso. E' un processo che dura da molto tempo, processo che ha creato una massa di diseredati, di nuovi poveri e disperati. Si affacciano nuovi arricchiti...... ci sono sicuramente facce nuove in città, nuove pubbliche virtù e nuovi vizi private..... tanti discorsi....in fondo, è accaduto un salto indietro di più di 100 anni. Un feudalesimo e una lotta per la sopravvivenza che non contempla neppure alcun tipo di conforto spirituale. Noi lottiamo, ne ci domandiamo in questi ultimi scampoli di quarantena se avendo privato le persone di svariate comunità di spazi di socializzazione all'aperto, quando e se verranno riaperti le persone li popoleranno? Credevano e volevano già da tempo chiudere tutti nei propri piccoli spazi. Ripeto, per coloro i quali almeno avevano potuto permetterseli e difenderli....viste le occupazioni delle amate popolazioni rom degli ultimi tempi..... tutte queste politiche e questi soloni pseudo intellettuali....salvo poi capire che comunque tutto ciò che le persone volevano era essere libere.....turba il fatto che comunque ciò che si prospettava all'inizio fosse uno scenario non poi così diverso da una guerra. Ebbene, se fossimo stati in guerra nemmeno due mesi avremmo mantenuto la calma? Preoccupante da un lato, in fondo il riflesso di come hanno destrutturato le nostre comunità. Noi nazionalanarchici crediamo nella necessità di valorizzare esempi concreti di mutualismo e di piccole comunità autogestite funzionanti. Da qui l'immagine che vedrete. Un graffito in un'area nord di Baranzate. Un parchetto, definito dai benpensanti come un parchetto della droga.....in realtà tale spazio dura come realtà gestita e controllata con regole non scritte proprie da più di 30 anni. Queste regole e quelle persone hanno permesso che ben altri problemi non deflagrassero in tale area e che tale area non permettesse un aumento del degrado a macchia d'olio.... quindi non conveniva distribuire la necessità di gestire l'ordine sociale partire da queste piccole comunità? Non vi piace pensare che ci siano parchi del genere? Nessuno degli abitanti di quell'area ha voluto vivere i passaggi sociali avvenuti nel nordmilanese! Nessuno ha voluto migrare da una zona all'altra dell'Italia e poi trovarsi in mezzo ad un vero laboratorio di repressione sociale come negli anni 70. Nessuno ha voluto vedere l'arrivo e la popolarità del nuovo anestetico per ribelli quale fu e quale torna ad essere l'eroina. Ebbene, per quanto riguarda questo aspetto, in questo contesto è assolutamente vietato vendere e consumare tale sostanza. Esempio di regola non scritta ma rispettato salvo essere allontanati. Quindi cari lettori, il degrado frutto dei cambiamenti può essere gestito e governato. Non piace il degrado? Non piace a nessuno miei cari. Ricordiamoci però che quanto veniva giudicato male non era così male rispetto all'isolamento sociale e all'alienazione prodotta da questa emergenza. Perciò staremo a vedere in attesa di tornare ad essere militanti attivi. 

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