Balconi, canti, teatralità, solitudine

Balconi, teatralità, problemi solitudine

Siamo quasi alla fine del mese di Marzo. Ormai siamo agli sgoccioli. Ci sono stati diversi decreti tesi a cercare di evitare un ulteriore contagio di larghe fette della popolazione. Tanti sforzi si sono fatti, tante persone sono morte sul fronte di questa malattia della quale poco si sa e sulla quale non vogliamo esprimerci. Tanti ambienti politici o metapolitici si sono espressi in tal senso. Noi no e non ne abbiamo alcuna intenzione. Non siamo virologi, non siamo medici nè tantomeno paramedici. Quindi ogni parere in tal senso ci renderebbe davvero ridicoli. Noi siamo per la comunità contro lo stato. Purtroppo questo periodo ci ha impedito di far vivere le nostre comunità. Di rianimare tali isole di libertà e di ordine alternativo rispetto a quelle del sistema dominante. Le leggi della quarantena ci hanno impedito di compiere ciò in cui noi crediamo. Ci hanno impedito di stare assieme. Di frequentare tali luoghi e di parlare. Parlare e ascoltare. Far capire in modo efficace quanto i nostri ideali possano essere i loro ideali. Far capire e attualizzare le politiche tese a creare esempi di mutualismo. Questo è accaduto ai sensi di tale prevenzione in Italia. Ci rendiamo conto che in alcuni paesi che ci riguardano da vicino è andata pure peggio. In compenso cosa abbiamo visto? Appelli a stare in casa. Tutti insieme si canta dai balconi...... tutti si canta ma nessuno salvo poche eccezioni fa qualcosa di efficace per gli altri. Fenomenale in tal senso il bagno di frequenze che ha proposto una nostra realtà, esempio efficace e benefico di controcultura attiva per il bene degli altri. Bellissime le riflessioni di tanti nostri amici.... ma poi.... si canta dai balconi..... intanto la gente e tante persone sono morte..... sono morte e noi cantiamo dai balconi e si spera o meglio ci si illude che tutto andrà bene.... nessuno e dico nessuno tra i politici e gli urlatori si è espresso nemmeno timidamente spiegando e cercando parallelismi filosofici su quanto accade e sulle sacralità della vita e sul mistero della morte in quanto tale..... però si canta dai balconi..... i vip altri nuovi eroi di oggi ci fanno vedere i propri deretani al vento dalle loro case dorate..... bene! sembra che nessuno nemmeno si interroghi su cosa resterà come pensieri e sentimenti di ciò che ci accade adesso e tutto perchè ciò che viviamo deve essere spettacolarizzato. Noi no! Siamo e sosteniamo le micronazioni. Un esempio attuale è la comunità del Bardo. Sosterremo questo progetto non appena saremo liberi dalla quarantena e proporremo una serie di iniziative tese a rendere conosciuta tale comunità. Micronazioni, ovvero vere comunità e non balconi virtuali! Persone e individui veri e non pagliacci a comando. 

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