E' morto un grande ribelle

E' morto un grande ribelle.

All'età di 77 anni ci ha lasciati lo scrittore russo Eduard Savenko. Lo scrittore era noto ai più con lo pseudonimo che lo ha reso celebre di Limonov. Lo pseudonimo era un nome composto dalle parole limon e limonka. Limonka che significa granata. Limonov è stato uno scrittore apprezzato. E' stato parte di un mondo controculturale della New York degli anni 70. E' stato scrittore per il giornale comunista francese Humanité dove fu accusato di essere rossobruno o meglio dire nazbol. E poi ancora..... il ritorno in Russia nella Russia degli oligarchi spadroneggianti e violenti dei primi anni 90. E' in questo contesto caotico e violento dove Limonov ha radunato gruppi di scontenti, di ribelli di dissidenti. Gruppi di ragazzi giovani e meno giovani i quali avevano compreso la fallacia di questo nuovo modello culturale. Da allora ecco la sua creazione politica, il Partito Nazional Bolscevico. Partito che poi verrà reso illegale. In ogni caso le avventure e le peripezie non si limitavano alla Russia.... perciò eccolo sui campi di battaglia della Krajina a sostegno dei serbi e delle loro lotta. Un grande ribelle e uno scrittore di successo capace di appassionare un pubblico variegato. Capace di farci conoscere un mondo che in occidente non interessava più quale il contesto della Russia dei primi anni 90. Un uomo libero che ha pagato di persona per le proprie idee e per le proprie azioni. Certamente non fa parte della schiera dei nostri esempi. Questo per una ragione abbastanza semplice. La liberazione dalla schiavitù del capitale non si genera creando un altro stato forte. Noi siamo contro lo stato e per le comunità. Ci rendiamo però conto del fatto che forse questa persona e questo ribelle andava considerato e andrà ricordato come grande scrittore e ribelle. Le analisi politiche in senso stretto forse non lo hanno mai realmente interessato né tantomeno capire come e in quali termini e articolazioni costruire una reale alternativa a questo schifoso sistema. Voleva forse donare qualcosa ad un gruppo di idealisti solitari e con idee un po' confuse. Ebbene lo ha fatto. Voleva essere sè stesso e lottare durante questi anni di Russia capitalista ebbene lo ha fatto. Voleva essere uno scrittore provocatorio e brillante non banale o di quella spinta nichilista autodistruttiva di alcuni scrittori suoi coetanei come ad esempio Venedikt Erofeev, ebbene lo è stato. Quando manca una persona viene spesso da chiedersi chi ne raccoglierà l'eredità. Questo pensiero si acuisce se pensiamo alla dipartita di uno scrittore. Ebbene si, viene da chiedersi chi ne raccoglierà l'eredità. In quest'epoca inebetita ci saranno ancora avanguardie letterarie provocatorie? Vedremo cosa succederà .... Ci mancheranno i tuoi libri, ci mancherai grande scrittore. Eterna sia la tua memoria. 

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