Parasite, un film da non perdere

Homo homini lupus

La famiglia Kim vive in una condizione davvero non felice. Vive in uno squallido sottoscala. Vive in una condizione precaria, precaria in tutto e per tutto. Vivono? Tirano a campare..... la loro esistenza è scandita da un lavoretto mal pagato e noioso, pranzi e la ricerca spasmodica di una connessione a scrocco per i propri cellulari. I lavoretti compiuto li portano a sopravvivere e comunque vengono regolarmente contestate le proprie doti lavorative.... il loro sottoscala....umido....dove tutti i loro averi vengono accatastati..... una sera il figlio maggiore si incontra con un amico. Bevono assieme e si rilassano. Iniziano a parlare di futuro. C'è un'occasione in vista. L'amico se ne va in America..... Se ne va in America e gli propone di seguire una ragazza ricca e di buona famiglia. Si tratta di impartire ripetizioni. Il lavoro sarebbe anche ben pagato. Eh allora.... si parte! Le lezioni iniziano presso la casa gigantesca e molto accogliente. La famiglia in questione è la famiglia Park. Vivono in una zona esclusiva. Hanno due figli. Viziati entrambi. La figlia maggiore vive le proprie giornate tra studio e pochi interessi e la scrittura di un diario segreto. Il figlio minore frequenta gli scout ed ha una passione per le storie e la cultura dei nativi americani...... Il giovane della famiglia Kim si rende conto di quanto possano essere utili i Park alla propria famiglia. Inizia così un percorso per eliminare la servitù precedente escogitando ogni genere di scherzo per dileggiare chi ha lavorato per i Park fino ad allora e sistemare invece la propria famiglia. 

Un film da vedere. Triste ed amaro ma che rappresenta l'esatto contrario di ciò che noi sogniamo e per cui lottiamo. In questo film di fatto prevale una logica piccolo borghese ed esclusivista. Una logica di un egoismo bieco. Una logica tipica di una lotta senza quartiere per la propria sopravvivenza. Non è presente alcun tipo di comunità e ci si rende conto di come il capitalismo annulli ogni tipo di specificità culturale. Se per i ricchi borghesi è di moda bere vino di importazione, per i poveri è necessario bere birra giapponese a minor costo. Il tutto a scapito di ogni tradizione locale. Non c'è più lavoro e non si sa cosa fare? non resta che cercare di lavorare per una pizzeria..... una pizzeria con chiari riferimenti culturali non specificati e caricaturali..... signori miei quanto potrà durare l'umanità in queste condizioni? Quanta miseria dovremo ancora sopportare? Quanta bruttezza caricaturale ci circonderà? Non resta che sperare che ci sia un ritorno alla vita comunitaria.

Buona visione

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