Esodo Dj Stalingrad

Esodo Dj Stalingrad Elliott edizioni

Un libro che ci fa conoscere una Russia diversa

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica cosa si conosce in termini di società russa? Poco è arrivato e poco ancora è stato scritto. Si parla di un collasso, di un crollo generalizzato di tutte le istituzioni che avevano caratterizzato quelle terra. Uno scenario postapocalittico dove potentati economicocriminali erano in lotta tra di loro. Una lotta quotidiana, una guerra. Come ogni guerra tutto era permesso. In questo scenario i giovani covavano un risentimento verso tutto ciò che era catalogabile al passato recente. Un risentimento che ha portato alla creazione di svariate sottoculture giovanili. Tra queste sottoculture si è sviluppata una forte tendenza alla creazione di un’area antagonista nazionalista. Quest’area negli anni 90 si nutriva di una forte passione per la simbologia hitleriana. Il look era copiato dalla scena skinhead britannica ma con alcune peculiarità locali. Resisteva però un’area antagonista diametralmente opposta. Un’area e un gruppo di giovani che potremmo definire di sinistra. Non per i canoni occidentali sia chiaro, insomma una brigata che aveva abiti simili ai coetanei nazionalisti. Una brigata che era composta da giovani con una reminiscenza della cultura sovietica precedente adattata al contesto mutato. Una brigata che durante le parate di ricordo per i caduti sovietici si mescolava a vecchi stalinisti. Giovani, ragazzi che tra una rissa e l’altra avevano il tempo per frequentare o organizzare concerti. Ragazzi parte di una gioventù bruciata. Ragazzi capaci di riflessioni profonde e di creare parallelismi storici apprezzabili. Sia chiaro parliamo di realtà minoritarie. Non è la cronaca di una generazione. L’autore di questo libro è un esule russo. E’ dovuto scappare dalla sua Russia. Una Russia che non è la Russia scintillante dei grandi oligarchi. Il narratore è stato parte di questa scena e ha vissuto questa scena. Un contesto che davvero era di difficile conoscenza per noi occidentali. Il libro è questo. Un affresco della scena, di questa scena. Una scena molto particolare della Russia preputiniana. Una serie di racconti dove si intersecano le storie sia del protagonista che dei suoi amici. Un gruppo di amici o meglio compagni di lotta. Risse dove loro sono in minoranza. Una minoranza in lotta. Gli ideali di questi ragazzi spaziano dall’anarchismo ad una vaga nostalgia sovietica. Un po’ confusi questi ideali. Nonostante siano confusi sono uno dei collanti che li porta a stare assieme e a vivere comunitariamente. Un libro che vi consigliamo. Una lettura semplice ma avvincente.

 

Buona lettura. 

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